I tre libri dei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio muovono dall’idea che, essendo gli uomini sostanzialmente sempre uguali a sé stessi, è possibile trarre dalle vicende del passato, così come le raccontano gli storici antichi, degli insegnamenti politici per il presente. Dunque un’opera di commento e riflessione sulla storia antica ai fini della conoscenza e dell’interpretazione del presente. Il primo libro tratta prevalentemente problemi di politica interna romana; il secondo di politica estera e il terzo delle grandi personalità che concorsero a fare grande Roma. Tuttavia esistono continue interferenze tematiche tra i vari libri, ripetizioni e perfino contraddizioni al loro interno. Proprio a causa di un certo disordine strutturale del trattato si ritiene che i Discorsi siano stati oggetto di una lunga elaborazione. Cominciati a scrivere nei primi mesi del 1513, i discorsi ebbero una sistemazione definitiva fra il 1515 e il 1517. La prima edizione a stampa è del 1531, quindi successiva alla morte dell’autore.

Testo di riferimento: N. Machiavelli, Tutte le opere, a cura di M. Martelli, Firenze, Sansoni, 1971.