La Talanta, commedia in cinque atti d’ispirazione terenziana (Eunuchus) e plautina (Miles gloriosus e Menaechmi), fu commissionata ad Aretino dalla Compagnia veneziana dei Sempiterni e fu rappresentata a Venezia nel 1542 con le scenografie del Vasari. La scena si svolge a Roma e narra la storia di una moderna Taide, Talanta, corteggiata da quattro uomini di diversa età e condizione sociale: il giovane Orfinio, il vecchio Messer Vergolo (veneziano), l’anziano Tinca (napoletano) e Armileo (romano), che finge di amarla per frequentare la sua casa, dove vive schiava Stellina, la fanciulla di cui è realmente innamorato. Dopo rapimenti, fughe, prigionie, travestimenti e un’agnizione finale, Talanta concederà il suo amore disinteressato a Orfinio.

Testo di riferimento: P. Aretino, Teatro, a cura di G. Petrocchi, Milano, Mondadori, 1971. Le Commedie di Pietro Aretino