Ritenuto dal Sismondi uno fra i più poetici e commoventi drammi di Metastasio, l’Issipile venne rappresentato per la prima volta a Vienna nel carnevale del 1732 con le musiche di Francesco Conti. La vicenda rappresentata, ricostruita dall’autore sulla base di molteplici fonti classiche (Erodoto, Ovidio, Stazio), è quella di Issipile, figlia del re di Lemno, promessa sposa a Giasone, ma insidiata dal giovane Learco. Musicato anche da Gluck nel 1752, il libretto inseriva la vicenda sentimentale della protagonista in un clima favoloso particolarmente caro al gusto dell’epoca e assai congeniale all’ispirazione dell’autore.

Testo di riferimento: Tutte le opere di Pietro Metastasio, a cura di B. Brunelli, I, Milano, Mondadori, 1953.