La prima rappresentazione avvenne a Napoli, al teatro San Carlo, l’8 dicembre 1849. Salvatore Cammarano trasse il libretto dal dramma borghese di Federico Schiller Intrigo e amore, considerato opera rivoluzionaria per le forti denunce sociali (l’autoritarismo dei padri e la condanna dell’amore tra persone di ceto diverso). ll tono idilliaco della prima parte del libretto diviene via via più drammatico. Luisa, felicemente innamorata del cacciatore Rodolfo (in realtà figlio del signorotto del luogo, il conte di Walter), assume a poco a poco i tratti di un’eroina tragica: in cambio della vita del padre, accetterà di rinunciare all’amato, dichiarando in una lettera il proprio amore per il castellano Wurm. Il padre Miller acquisterà dignità di uomo e di padre ribellandosi ai soprusi del conte e alle sofferenze della figlia. Rodolfo, che ha creduto al tradimento di Luisa, e ne ha avuto da lei conferma, avvelenerà sé stesso e la fanciulla per unirsi a lei almeno nella morte; ma, nell’apprendere la verità prima di spirare, compirà la sua vendetta, maledicendo il padre e uccidendo Wurm.

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Verdi, a cura di L. Baldacci e G. Negri, Milano, Garzanti, 1984. I libretti per le opere di Giuseppe Verdi