Pubblicate nel 1766 come appendice a una ristampa dei Versi sciolti di tre eccellenti moderni autori (Frugoni, Algarotti, Bettinelli), riprendeva il discorso delle Lettere virgiliane, immaginando che un viaggiatore inglese formuli dei giudizi sulla decadenza della cultura italiana, ormai nelle mani di letterati privi di un riferimento comune ed esclusivamente dediti a dispute inutili e dannose per la vita sociale. Per risollevare le sorti dell’Italia, l’autore consiglia di abbandonare i vecchi modelli e guardare all’Europa, a Parigi e a Londra, dove i poeti si ispirano alla natura e al sentimento, mettendo in atto un moderno classicismo.

Testo di riferimento: S. Bettinelli, Lettere virgiliane e inglesi e altri scritti critici, a cura di V. E. Alfieri, Bari, Laterza, 1930.