Pubblicato nel 1641, il breve trattato Della dissimulazione onesta è una sorta di manuale di comportamento che aggiorna le regole del buon vivere descritte nella trattatistica rinascimentale alle condizioni illiberali della società cortigiana secentesca, rispetto alle quali l’unica possibilità di difesa per l’individuo sarebbe risieduta nella salvaguardia della propria libertà interiore. Per raggiungere questo fine, secondo l’autore, è necessario "dissimulare", cioè coltivare la verità dentro di sé senza farne mostra. È un’arte che richiede controllo delle passioni, conoscenza degli uomini e capacità di adattamento alle circostanze. L’opera dell’Accetto, nella sua dimensione di trattatello morale, consuona con certe istanze dello stoicismo antico, riprese anche dalla morale gesuitica, e anticipa spunti del celebre El orácolo manual del gesuita spagnolo Baltasar Gracián.

Testo di riferimento: T. Accetto, Della dissimulazione onesta, a cura di S. S. Nigro, Genova, Costa e Nolan, 1990.