È uno dei più famosi dialoghi del Tasso, scritto nel 1580, pubblicato a sua insaputa nel 1582; ma l’autore continuò a correggere il testo fino al 1587. Egli immagina che venga a trovarlo uno spirito, col quale discorre dell’essenza dei demoni e degli esseri spirituali. Affronta anche altri argomenti, come la funzione degli ambasciatori e dei segretari. L’opera è dedicata a Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova

Testo di riferimento: T. Tasso, Dialoghi, a cura di E. Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958.