Dialogo scritto negli ultimi anni della vita dell’autore, pubblicato postumo nel 1666. Sulla scorta della filosofia platonica, tratta della definizione della virtù e ne prende in esame una per una le varie manifestazioni. Uno degli interlocutori, da cui l’opera prende il titolo, è il filosofo napoletano di indirizzo aristotelico Simon Porzio.

Testo di riferimento: T. Tasso, Dialoghi, a cura di E. Raimondi, Firenze, Sansoni, 1958.