La vita di Torquato Tasso, poeta di grandissimo genio, ma anche uomo inquieto e profondamente infelice, combattuto perennemente tra sensualità e fede cattolica, esigenze di una fantasia creatrice fervidissima e rigida precettistica letteraria, ossessionato dagli scrupoli e dall’incomprensione degli altri fino a essere sfiorato dalla pazzia, diventò, soprattutto in età romantica, essa stessa un tema letterario (ne subirono il fascino, tra gli altri, Goethe e Leopardi). Il documento più significativo di questa esperienza è costituito proprio dalle lettere, che sono qui raccolte nell’ordine a esse attribuito dai due principali editori: Cesare Guasti e Angelo Solerti.

Testo di riferimento: T. Tasso, Lettere, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1854-55 (= G);  Lettere inedite e disperse, in Vita di T. Tasso, a cura si A. Solerti, Torino-Roma, Loescher, 1895 (= S).