Poema pastorale composto dal Tasso nel 1588 per consolare l’amico Fabio Orsini della morte della donna da lui amata (adombrata sotto il nome di Corinna). Nel gioco del travestimento pastorale Aminta è l’Orsini e Tirsi è il Tasso stesso.

Testo di riferimento: T. Tasso, Opere, IV, a cura di B. Maier, Milano, Rizzoli, 1964.