I due testi poetici anonimi qui riportati sono trascritti su una pergamena proveniente dal fondo del monastero femminile di Sant’Andrea Maggiore di Ravenna, ora custodita presso l’Archivio Storico Arcivescovile di quella città. Ragioni linguistiche e paleografiche suggeriscono di farne risalire la scrittura agli anni a cavallo tra la fine del 1100 e l’inizio del 1200. Si tratterebbe dunque della più antica testimonianza di poesia d’amore in volgare italiano. Il Testo A è costituito da una canzone di cinque stanze; il Testo B di un frammento di cinque versi. Dell’esistenza dei versi, che sono accompagnati sulla pergamena da notazioni musicali, si avevano notizie molto vaghe, fino alla loro prima edizione avvenuta nel 1999.

Testo di riferimento: A. Stussi, Versi d’amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, “Cultura neolatina”, LIX (1999), pp. 1-69.