Il trattato Del principe e delle lettere, finito di scrivere nel 1786 e pubblicato la prima volta nel 1789, rappresenta il più importante documento della poetica alfieriana. L’autore muove da considerazioni sul rapporto tra letterato e potere per riconoscere nel letterato, e in particolare nel poeta, l’espressione più alta del sentire umano. Il poeta è costitutivamente l’antagonista del tiranno. Spetta al Principe proteggere il poeta, garantendogli la libertà di manifestare liberamente l’impulso che ha dentro di sé. L’opera si conclude con la constatazione della decadenza dell’Italia e la profezia dell’imminente riscatto.

Testo di riferimento: V. Alfieri, Scritti politici e morali, a cura di P. Cazzani, I, Asti, Casa d’Alfieri, 1951.