Pubblicato nel 1876 ma completamente rimaneggiato in occasione dell’edizione Sommaruga del 1883, Dio ne scampi dagli Orsenigo è il racconto ironico di un tormentoso adulterio borghese. Il protagonista dell’opera, Maurizio Della-Morte, rimarrà vittima della relazione instaurata con la signora milanese Radegonda Salmojraghi Orsenigo, donna innamorata fino all’eccesso, che finirà per privare il suo amante di qualsiasi libertà, e fargli così rimpiangere la monotonia della vita matrimoniale che aveva abbandonato. La scrittura sperimentale dell’Imbriani, attraverso l’incessante gioco di deformazione espressionistica della lingua, dà sfogo qui ad uno sfrenato misoginismo, consentendo nello stesso tempo un’ironica osservazione della falsità borghese e la parodia del romanzo contemporaneo.

Testo di riferimento: V. Imbriani, I Romanzi, a cura di F. Pusterla, Parma, Fondazione P. Bembo/U. Guanda Editore, 1992.