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TITOLO ITALIANO: L’uomo che uccise Don Chisciotte

TITOLO ORIGINALE: The Man Who Killed Don Quixote

PAESE: GB-Sp.

ANNO: 2018

Regia: Terry Gilliam

Attori: Adam Driver; Jonathan Pryce; Stellan Skarsgård; Olga Kurylenko; Joana Ribeiro

GENERE: Dramm. DURATA: 132′ VISIONE CONSIGLIATA: G (in presenza dei genitori o di un adulto)

CRITICA: 3,5

Ex studente idealista di cinema, Toby diventa un regista di spot, snob e strapagato. In Spagna per girare una pubblicità sullo stesso soggetto della sua tesi di laurea – Don Chisciotte – incontra un gitano che vende DVD che gli mostra il suo primo lavoro. Toby decide di andare a cercare gli attori non professionisti che aveva scelto in un villaggio sperduto e poco popolato e scopre che il suo film provocò terribili conseguenze. Il calzolaio, all’epoca scelto come protagonista, ha passato gli ultimi anni credendo di essere Don Chisciotte e scambia Toby, allibito e incredulo, per il suo scudiero. Dopo quasi 20 anni, Gilliam porta a termine la sua epica impresa – raccontata nel documentario di Fulton e Pepe Lost in La Mancha, 2001 – ispirata al celeberrimo personaggio di Cervantes. L’inizio è promettente e ammiccante: romanticismo e giustizia, l’eterna lotta tra sogni e cinismo. Poi, nell’indagare la mente del cavaliere errante, Gilliam, tra flashback della lavorazione del vecchio film e il presente, non riesce ad essere completamente all’altezza del suo sogno: abusa del potere di immaginazione e gioca troppo su più piani di finzione, con qualche ripetizione e qualche lungaggine. Affascinante Pryce sfrenato visionario, perfetto Driver inconsapevole Sancho.