Un'avventura

Un’avventura
It.2019
GENERE: SentimentaleDURATA: 105′VISIONE CONSIGLIATA: Film adatto a tutti
CRITICA: **½
REGIA: Marco Danieli;
ATTORI: Michele Riondino; Laura Chiatti; Valeria Bilello; Dora Romano; Thomas Trabacchi;

Francesca e Matteo sono compaesani. Forse si amano. Lei parte per Londra, lo molla lì e sparisce per anni. Poi torna e l’amore riesplode, ma Francesca parte per Roma e questa volta Matteo non se la fa sfuggire. Va con lei. La sposa. Matrimonio felice, tradimento, separazione e ognuno per la sua strada. Il paesello natìo li fa rincontrare. Nel frattempo è nato un pupo. I grandi amori non finiscono mai? Non è un film su Battisti/Mogol, se qualcuno l’avesse pensato. Non è un musical. Non è un film di Danieli (che esordì bene con La ragazza del mondo, 2016, premiato anche a Venezia e con un David). È una commedia sentimentale con regia d’Autore, che Isabella Aguilar ha scritto e sceneggiato (mediocremente) attorno alle canzoni di Battisti/Mogol che gli interpreti cantano (e purtroppo a volte ballano anche) in alcuni casi al posto dei dialoghi, in altri a commento di alcune scene. Ed è al regista che è toccato “…il lavoro di amalgama, di mescolanza, di osmosi e di combinazione, tra le scene dialogate, quelle cantate e quelle danzate, cercando di rendere più fluido possibile il flusso emotivo del racconto” (come lui stesso ha dichiarato). Danieli, autore “serio”, spinge l’operazione agli estremi, in un romanticismo esasperato da fotoromanzo degli anni ’60, con una commedia sentimentale cantata talmente esagerata da non poter celare una vena ironica, con un paio di battute memorabili in bocca ai personaggi minori. Trabacchi (più bello e più affascinante di Riondino) ha una parte minore, ma come sempre incide e lascia il segno. La fotografia di Ferran Paredes Rubio, scegliendo soprattutto le sfumature di giallo e blu e utilizzando le lenti anamorfiche, tipiche degli anni ’70, richiama il cinema di quel periodo. Stendiamo comunque un velo pietoso sulle coreografie di Luca Tommassini.