La parola «famiglia» assume diversi significati a seconda del contesto o del periodo storico in cui la si usa. Se nel 1922 la famiglia presupponeva semplicemente un vincolo di sangue, oggi è, di fatto, anche l’unione tra due persone che convivono senza essere sposate. Le sfumature della parola si sono evolute, fino a comprendere i colori dell’arcobaleno.

Eccone la sintesi che ha scritto epr noi Marco Balzano:

 

Cent’anni fa si chiamava così uno stretto vincolo di sangue che accomunava genitori, figli e nessun altro. Al centro c’era il pater familias, con la sua autorità e il diritto di decidere a nome di tutti. Di recente questa parola si è gradualmente ampliata e aperta, assorbendo le spinte di modernizzazione della nostra civiltà. Per esempio, dal 2013 la legge equipara i figli nati fuori dal matrimonio a quelli nati dentro il matrimonio, dando vita così alle famiglie di fatto. Ma anche prima e dopo questa data ne sono sorti nuovi tipi, dalla famiglia allargata a quella arcobaleno. Senz’altro ancora oggi la famiglia resta il nucleo fondamentale della società umana, ma le sue declinazioni aumentano e si diversificano. Restano saldi, però, alcuni punti fondamentali: un tetto sotto cui vivere, la responsabilità dell’altro e un progetto da costruire assieme.