Ne tempo la parola remoto ha acquisito significati nuovi.

Scoprili in questa sintesi dello scrittore Marco Balzano:

 

Remoto è qualcosa di lontano, sia nello spazio sia nel tempo, che si è definitivamente compiuto. Non a caso i latini chiamavano il passato remoto perfectum, proprio perché esprimeva ciò che era irreversibilmente accaduto e nulla si poteva più aggiungere o modificare. Dagli anni ’90 Internet diventa accessibile agli utenti comuni, azzerando le distanze grazie alla possibilità di comunicare  collegandosi a un “computer remoto”, cioè lontano, proprio come è avvenuto con la didattica a distanza nell’anno della pandemia, consentendo a bambini e ragazzi di continuare a seguire le lezioni scolastiche e universitarie. Ma “remoto”, in senso figurato, significa anche “esile, difficile da realizzare” (quella squadra ha una remota possibilità di vincere): di recente, durante il lockdown, abbiamo sperimentato tutti quanto siano stati difficili, sebbene imprescindibili, da realizzare “da remoto” il lavoro, lo studio, lo stare insieme.