Dall’accezione legata all’ambiente a quella relativa ad un reato.

Come sono cambiati i significati della parola riciclare nel tempo?

Ecco la sintesi scritta per noi da Marco Balzano:

 

Comprare qualcosa “di seconda mano” oggi non significa più, necessariamente, essere poveri, ma avere una mentalità nuova, green, che si afferma soprattutto tra i giovani. L’Italia ha iniziato a differenziare e riciclare i rifiuti molto prima del 1997, anno del decreto Ronchi: lo stesso dizionario ce lo insegnava già dal 1994; ai nostri giorni si moltiplicano i siti, fisici e virtuali, in cui dare una seconda vita a oggetti e vestiti. Riciclare però non indica sempre un atto virtuoso: a volte la classe dirigente, nonostante abbia mancato i propri obiettivi e deluso le aspettative dei suoi elettori, si ricicla cambiando casacca. Per non dire del reato di “riciclaggio”, che entra nel dizionario nel 1994: due anni prima i giudici di Mani Pulite avevano scoperchiato lo scandalo di Tangentopoli e venivano assassinati i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che progettavano un lavoro di squadra per stringere a tenaglia la mafia che, da Nord a Sud, aveva costruito il suo impero anche sullo smaltimento di rifiuti e sul riciclaggio di denaro.