Questa sera, su Iris ore 21:05, il Morandini vi consiglia: El Alamein – La linea del fuoco


El Alamein – La linea del fuocoIt. 2002GENERE: Guerra DURATA: 117′ VISIONE CONSIGLIATA: RAG.CRITICA: 3 PUBBLICO: 3REGIA: Enzo MonteleoneATTORI: Paolo Briguglia, Pierfrancesco Favino, Luciano Scarpa, Emilio Solfrizzi, Thomas Trabacchi, Piero Maggiò, Silvio Orlando, Roberto Citran, Giuseppe Cederna, Antonio Petrocelli
La battaglia di El Alamein (23-10/1-11-1942), 100 km a ovest di Alessandria d'Egitto dove le forze armate italo-tedesche del generale Rommel furono sconfitte dalla soverchiante ottava armata britannica del generale Montgomery, raccontata dal basso, dal punto di vista di una compagnia della divisione Pavia, inchiodata alla sabbia del deserto in un caposaldo isolato nel settore sud. Quasi tutto funziona in questo film bellico che è anche una storia di formazione, leggibile a diversi livelli. L'ha scritto un regista che sa dosare dramma e commedia, azione e riflessione, disegno di personaggi (tutti con le “facce giuste”) e cinema di denuncia nel raccontare la dolorosa crescita e presa di coscienza del V.U. (Volontario Universitario) Serra (Briguglia) anche se il sergente Rizzo (Favino) è “la figura sulla quale si gioca il delicato equilibrio del film” (A. Crespi). Perché “quasi tutto”? La disuguale tenuta espositiva alterna parti felici (la prima mezz'ora) ad altre meno riuscite (il notturno attacco britannico). Inoltre, come spesso succede ai registi italiani, Monteleone non ha abbastanza fiducia in sé stesso e si preoccupa troppo di spiegare, di ribadire nei dialoghi quel che era già stato detto nelle immagini. Fotografia: Daniele Nannuzzi, figlio di Armando. Montaggio: Cecilia Zanuso. Girato in Marocco.