Questa sera, su La7d ore 21:20, il Morandini vi consiglia: Il fiore del male


Il fiore del maleLe Fleur du malFr. 2002GENERE: Comm. dramm. DURATA: 104′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Claude ChabrolATTORI: Nathalie Baye, Benoît Magimel, Suzanne Flon, Bernard Le Coq, Mélanie Doutey, Thomas Chabrol
Antefatto: nel 1944 Line Charpin, figlia di Pierre C. e Marie Vasseur, è accusata di avere ucciso il padre, noto collaborazionista, responsabile anche della morte del figlio partigiano. È assolta. Quasi sessant'anni dopo tre generazioni della famiglia Charpin-Vasseur, esponenti di spicco della borghesia di Bordeaux, sono riuniti in una grande casa di campagna dove accade un altro delitto di cui zia Line s'addossa la colpa senza averlo commesso. Scritto da due donne, Caroline Eliacheff e Louise L. Lambrichs, e dialogato dal regista, è un giallo anomalo, senza un vero intrigo e con i suoi canonici enigmi ribaltati. Quasi tutti i brevi flashback sono sonori. È fondato su due quesiti (si può trasmettere la colpevolezza da una generazione all'altra? una colpa non espiata può avere conseguenze sulla famiglia del colpevole?) e una tesi: il tempo non esiste, viviamo in un eterno presente. Commedia che di tragico ha soltanto il passato e l'epilogo accidentale, con 5 personaggi principali più 1 sullo stesso piano, che soltanto nel finale rivela la sua vera protagonista. Pochi in Europa sanno raccontare la borghesia in modo così attendibile e attento ai particolari come Chabrol che si sta avviando a percorrere la sua alta età con un'ammirevole leggerezza di tocco che non esclude una lucidità affilata. Quasi come il vecchio Buñuel. Tutti vi recitano bene oltre a una Flon (1923) da premio. 10° film di Chabrol prodotto da Marin Karmitz (MK2).