Il film di oggi è: La chiave di Sara

Il MorandiniLa chiave di SaraElle s’appelait SarahFr. 2010GENERE: Dramm. DURATA: 111′ VISIONE CONSIGLIATA: RAG.CRITICA: 3 PUBBLICO: 3REGIA: Gilles Paquet-BrennerATTORI: Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Niels Arestrup, Aidan Quinn, Frédéric Pierrot, Michel Duchaussoy, Charlotte Poutrel
Nel 2010 uscì Vento di primavera, basato su un episodio storico poco noto: il 16 luglio 1942, su ordine dei tedeschi occupanti, la polizia francese arresta a Parigi 13 151 ebrei, poi deportati nei lager. A guerra finita ne sopravvissero 25. Le autorità francesi distrussero ogni traccia scritta e fotografica del vergognoso evento. Questo 6° film di Paquet-Brenner (tratto da un best seller di Tatiana De Rosnay, che in USA ha venduto un milione di copie, sceneggiato con Serge Joncour) si rifà allo stesso episodio storico. Peccato che sia come diviso in 2 film, di impari valore. L’uno fa perno sulla piccola Sarah Starzynski, un’intrepida bambina ebrea di 10 anni, indimenticabile anche per merito della sua interprete (Mayance), notevole pure a livello stilistico (si sente che il regista è, in quanto ebreo, coinvolto personalmente). L’altro film fa capo, invece, a una curiosa e appassionata giornalista USA (Scott Thomas) che da 20 anni vive in Francia e, in crisi coniugale, rifiuta di occupare l’appartamento, ristrutturato dal marito architetto, dove aveva abitato la famiglia di Sarah. Uno dei temi del film è che i sopravvissuti devono imparare a convivere con i morti. Emergono i limiti del romanzo, ma non mancano – oltre alla sobria e intensa recitazione della Scott Thomas – i passaggi emozionanti: la visita al Memoriale della Shoah e la dolorosa fine di Sarah adulta (Poutrel).
AUTORE LETTERARIO: Tatiana De Rosnay