La città proibitaMan cheng jin dai huang jin jiaCina-HK 2006GENERE: Dramm. DURATA: 111′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Zhang YimouATTORI: Chow Yun Fat, Gong Li, Liu Ye, Chen Jin, Ni Dahong, Li Man, Qin Junjie
Terzo film d'azione di Zhang Yimou, ambientato durante la tarda dinastia Tang (923-936 d.C.) che ormai, quasi un secolo dopo La foresta dei pugnali volanti, è in disfacimento.
Secondo un proverbio cinese “oro e giada all'esterno, marciume e decadenza all'interno”.
È il compendio di una vicenda dove lo splendore quasi delirante di scene e costumi fa da contraltare a tenebrosi intrighi di palazzo.
Tutto fa capo “all'anima nera e sanguinaria di un imperatore dal sorriso di gatto machiavellico” (J.-L.
Douin).
Nella sceneggiatura del regista (con Nan Wu e Shihong Bian) l'imperatore, sua moglie, i tre figli sono personaggi di fantasia.
La foresta dei pugnali volanti può sembrare più attraente nel suo ritmo avventuroso, ma qui non mancano sequenze di strabiliante dinamismo: l'attacco degli arcieri al villaggio o la battaglia finale, degne di A.
Kurosawa o S.M.
Ejzenštejn, ma moltiplicata dagli effetti digitali: il regista-coreografo delle scene d'azione (Siutung Chin) e il direttore della fotografia (Xiaoding Zhano) sono gli stessi.
Sul piano drammatico e nel disegno dei personaggi, però, è superiore al precedente per la tragica intensità dei conflitti che emergono nella famiglia imperiale.
In quest'opera cromaticamente smagliante lo dimostra la figura complessa e tormentata dell'imperatrice: passati i 40 anni, Gong Li dà una prova di grande attrice.
La traduzione del titolo originale suona più o meno “Riempi la città di auree armature”.