Il film di oggi è: La rivincita di Natale / La casa dalle finestre che ridono

Questa sera, su Cine34 ore 21:10Il Morandini consiglia:
La rivincita di NataleIt. 2004GENERE: Comm. DURATA: 92′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3 PUBBLICO: 2REGIA: Pupi AvatiATTORI: Diego Abatantuono, Alessandro Haber, Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, George Eastman (Luigi Montefiori), Nico Fuscagni, Petra Khurz, Osvaldo Ruggieri, Augusto Zucchi
È il seguito di Regalo di Natale (1986), uno dei film più riusciti di P. Avati, insolito perché, nella finzione come nella realtà, avviene 18 anni dopo. È anche uno dei suoi pochi film ambientati nell’Italia contemporanea, l’unico situato nel presente della natia Bologna. Il che spiega il più alto tasso di amarezza civile, di squallore arrogante e, forse, di misantropia che impregna il racconto. Anche qui la partita a poker serve a togliere le maschere ai personaggi e a rivelarne l’indole nascosta o la vulnerabilità, ma non c’è soltanto un traditore come nell’altro film. Lo stesso Franco (Abatantuono), vecchia vittima, è predisposto a barare. L’Italia odierna è più abominevole e corrotta che nel 1986. Alla riuscita del film, scritto da Avati (con la consulenza pokeristica, non sempre ascoltata, di Giovanni Bruzzi, come in Regalo di Natale), contribuiscono i 5 attori, perfetti anche nel mostrare gli effetti che l’orologio biologico ha avuto su di loro.

Questa sera, su Cine34 ore 22:55Il Morandini consiglia:

La casa dalle finestre che ridonoIt. 1976GENERE: Dramm. DURATA: 110′ VISIONE CONSIGLIATA: SCRITICA: 3 PUBBLICO: 2REGIA: Pupi AvatiATTORI: Lino Capolicchio, Francesca Marciano, Gianni Cavina
Agli inizi degli anni ’60, in un paese della Bassa Ferrarese arriva un giovane restauratore per ripristinare un affresco sulla morte di San Sebastiano, dipinto da un artista locale naïf e un po’ folle, morto suicida trent’anni prima. Si trova coinvolto in una bieca atmosfera e, dopo morti violente e colpi di scena, scopre a sue spese una orribile verità. 5° film del bolognese P. Avati e il 1° prodotto da lui con l’A.m.A. (in società con il fratello Antonio e Gianni Minervini), scritto con Gianni Cavina, Maurizio Costanzo e il fratello, è un noir padano che sconfina nell’horror con qualche facile effettaccio. Narrativamente sconnesso, conta per il senso del paesaggio, il gusto della dismisura, l’inclinazione al grottesco, la direzione degli attori, la cura dei particolari. Premio della Critica al festival du Film Fantastique di Parigi 1979.