Questa sera, su La7d ore 21:10, il Morandini vi consiglia: L’uomo del treno


L'uomo del trenoL'Homme du trainFr. 2002GENERE: Comm. DURATA: 90′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Patrice LeconteATTORI: Jean Rochefort, Johnny Hallyday, Jean-François Stevenin, Charlie Nelson, Pascal Farmentier, Isabelle Petit-Jacques, Édith Scob
Milan, rapinatore in servizio, scende dal treno in una sonnacchiosa cittadina dove per caso incontra Manesquier, insegnante di letteratura francese in pensione, che gli offre ospitalità per tre giorni nella sua villa. Ciascuno dei due, il randagio fuorilegge e il sedentario colto, sogna la vita dell'altro, quella che ha mancato da sempre e per sempre, entrambi consapevoli che “passeremo, come i secoli e le colombe”. 18° film di Leconte, e forse il migliore, scritto da Claude Klotz (alias Patrick Cauvin: Il marito della parrucchiera). Se non fosse per un finale ridondante e artificioso e qualche civetteria di troppo nei dialoghi brillanti, sarebbe perfetto, a due passi dal teatro filmato e vicino all'universo di G. Simenon: la buccia di un polar, la polpa di un dramma psicologico esistenziale raccontato con leggerezza di tocco. Due interpreti ammirevoli (ma lo è anche Stevenin come autista).