Questa sera, su La7d ore 21:10, il Morandini vi consiglia: Nanga Parbat


Nanga ParbatNanga ParbatGerm. 2010GENERE: Doc. DURATA: 103′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Joseph Vilsmaier
Alla fine di giugno del 1970 i fratelli Reinhold (1944) e Günther (1947) Messner, raggiunsero per primi, dopo un'estenuante salita, la vetta del Nanga Parbat (m 8125) dell'Himalaya sul versante Rupal. Nella discesa, Günther sparì, travolto da una valanga. Dopo averne cercato invano il corpo, Reinhold arrivò, dopo 6 giorni, al campo-base (già sgombrato), sfinito, con mani e piedi congelati. Vilsmaier ha fatto una docufiction ricca di temi e di conflitti: un amore fraterno estremo (aspettare le didascalie e i titoli di coda), con 2 protagonisti approfonditi anche nella psicologia e un flashback sulla loro adolescenza ribelle; i conflitti tra un rigido gioco di squadra e un individualismo imperterrito tra i fratelli e il capo della spedizione che sembra il “cattivo” della storia, ma lo è solo in parte; il tenero rapporto tra i Messner e i loro genitori; la rivalità, più o meno dissimulata, tra i componenti la spedizione; l'agonia di Reinhold nel sottofinale. Insomma, con Reinhold collaboratore, Vilsmaier ha cercato di stedeschizzare il film. Ci è riuscito. Distribuito con sottotitoli italiani.