Il film di oggi è: Spider-Man

Questa sera, su Tv8 ore 21:30Il Morandini consiglia:

Spider-ManSpider-Man (2)USA 2002GENERE: Avv. DURATA: 121′ VISIONE CONSIGLIATA: RAG.CRITICA: 3 PUBBLICO: 5REGIA: Sam RaimiATTORI: Tobey Maguire, Willem Dafoe, Kirsten Dunst, James Franco, Cliff Robertson, Randy Poffo, Rosemary Harris, J.K. Simmons, Joe Manganiello, Bruce Campbell, Ted Raimi, Lucy Lawless
Adolescente timido e goffo (Maguire), orfano adottato dagli zii, viene punto da un ragno geneticamente modificato e acquista i poteri di varie specie di aracnoidi. Dopo aver cercato di sfruttarli per arricchirsi e fare così colpo sull’avvenente e disinvolta vicina di casa (Dunst) di cui è innamorato fin da bambino, l’uccisione dello zio da parte di un ladro, che proprio lui aveva lasciato scappare, gli fa capire che “chi ha grandi poteri ha grandi responsabilità”. Diventa così – nascosto sotto l’identità di Peter Parker, fotografo free-lance – Spiderman, supereroe dedito alla lotta della criminalità e al salvataggio di chi è in pericolo. Ovvero una specie di Tarzan della giungla metropolitana che al posto delle liane usa le ragnatele. Nato negli USA nel 1962 dalla mente di Stan Lee e dalla matita di Steve Dikto, arrivato in Italia nel 1970, l’Uomo Ragno rappresentò una rivoluzione nel serioso mondo dei supereroi del fumetto – fino ad allora dominato dai tetragoni e compassati Nembo Kid/Superman e Batman – introducendo la fragilità e il conflitto psicologico, l’umorismo e soprattutto l’autoironia. S. Raimi ne fa tesoro e vi aggiunge ritmo, azione, spettacolarità, effetti speciali ben temperati e mirati, e perfino brividi erotici di gusto raffinato. Ma la carta vincente è la sceneggiatura di David Koepp che riesce a dare spessore psicologico ai personaggi e alle loro relazioni pericolose e un senso alle loro peripezie avventurose. Tra tutti spicca lo sfaccettato cattivo Goblin (Dafoe), un misto tra il dottor Jekyll di Stevenson e l’Ivan Karamazov di Dostoevskij con una spruzzata di Nietzsche, di cui proclama la tesi decisiva: il senso degli uomini comuni è quello di permettere l’esistenza dei superuomini. Divertimento intelligente: un abbinamento raro. Unico neo: la falsa e retorica lieta fine mancata, che in realtà telefona l’immancabile sequel.

SPIDER-MAN – Scheda monografica