Questa sera, su Iris ore 21:10, il Morandini vi consiglia: Un matrimonio all’inglese


Un matrimonio all'ingleseEasy Virtue (2)GB 2008GENERE: Comm. dramm. DURATA: 97′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 2REGIA: Stephan ElliottATTORI: Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kris Marshall, Kimberley Nixon
Bizzarro film, tratto da un dramma (1925) di Noël Coward da cui Hitchcock fu costretto a cavare Fragile virtù (1927), uno dei suoi film muti peggiori. Tornato al lavoro 10 anni dopo un incidente sciatorio che quasi gli costò la vita, l'australiano Elliott l'ha sceneggiato con Sheridan Robbins, riscrivendo Coward da capo a piedi. Agli inizi degli anni '30 John Whittaker, unico figlio maschio di una nobile e dissestata famiglia molto british, sposa a Parigi l'americana Larita. Rientra a casa con lei e Larita deve fare i conti con la suocera che la odia, ma conquista le simpatie del suocero, di una giovane cognata e del maggiordomo. Da un dramma dai risvolti leggeri, Elliott ha tratto una commedia dalle pieghe dolenti. “Lo humour è una spezia, ma non una salsa”, è la sua parola d'ordine. Definisce lo stile del film, più complesso e grave nella tematica di quel che sembra, ma condotto con una leggerezza energica che comprende persino parentesi musicali. Fotografia, scene, costumi, musiche di prim'ordine, ben recitato, soprattutto da Firth, reduce dalla Grande Guerra di cui è vittima come gli altri familiari, compresa l'odiosa consorte, ma il più disperato. Sua nuora lo riporta alla vita.
AUTORE LETTERARIO: Noël Coward