chiocciàre / kjotˈtʃare/
[vc. onomat. av. 1320]
v. intr. (pres. io chiòccio; fut. io chioccerò; aus. avere)
1 Emettere un verso rauco e stridulo, detto della chioccia quando cova e (est.) di altri uccelli.
2 (raro) Covare: le galline chiocciarono, e venne marzo (G. Pascoli).
3 (fig.) Stare rannicchiato, spec. al caldo, come una chioccia, detto di persona.


chiòccia / ˈkjɔttʃa/
[da chiocciare sec. XIII]
s. f. (pl. -ce)
Gallina che cova le uova o alleva i pulcini | (est.) fare la chioccia, (fig.) accoccolarsi, stare rannicchiato | (est.) Donna dotata di un forte senso della maternità, e gelosamente protettiva.
|| chioccétta, dim.


chiocciàta / kjotˈtʃata/
[da chioccia av. 1749]
s. f.
Tutti i pulcini nati in una covata | (fig., fam.) Figliolanza, prole.