La parola del giorno è: masseria / podere
masserìa // o (centr., merid.) †massarìa
[da massaro ☼ av. 1328]
s. f.
1 Vasto podere con fabbricati e servizi | Contratto di masseria, nel diritto feudale, contratto agrario tra proprietario o concessionario di terre e massaro | (est.) Casa colonica, fattoria, cascina.
2 (est.) Nell’ordinamento feudale, tributo che il massaro doveva al signore.
3 †Mandria, armento.
4 †Masserizia.
SFUMATURE ►podere (1).
podére (1) //
[vc. sett., da potere ‘possesso, mezzi economici’ ☼ 1312]
s. m.
● Fondo agricolo di una certa estensione con annessa casa colonica: podere di piano, di poggio, di collina, di costa | Essere a podere, coltivare un fondo altrui, spec. come mezzadro.
|| poderàccio, pegg. | poderétto, dim. | poderìno, dim. | poderóne, accr. | poderùccio, poderùzzo, dim. | poderùcolo, dim.
SFUMATURE
podere – fattoria – masseria – tenuta
Si definisce podere un fondo agricolo di ampiezza medio-piccola su cui sorge una casa con annesso ricovero per gli animali e per gli attrezzi di lavoro della terra. Fattoria è un’azienda agricola amministrata da un fattore, oggi per lo più con criteri industriali, costituita da terreni e fabbricati rurali, nella quale si allevano anche animali. Masseria è termine che descrive, soprattutto nel Sud dell’Italia, una fattoria non particolarmente grande né organizzata su base industriale. Tenuta è un possedimento agricolo di grande estensione.
♦potére (1) // o †podére (2)
[lat. parl. *potēre, rifatto su pŏtens, genit. potĕntis ‘potente’ e sulle altre forme (pŏtes ‘tu puoi’, pŏtui ‘io potei’ ecc.) che iniziano per pot-. Il classico pŏsse è comp. di pŏtis ‘signore, che può’, di orig. indeur., ed ĕsse ‘essere’ ☼ av. 1243]
v. intr. (pres. io pòsso, tu puòi, pop. pòi, egli può /pwɔ*/, pop. pò /pɔ*/, poet. †pòte, poet. †puòte, pop., tosc. pòle, pop. †puòle, noi possiàmo, pop. †potiàmo, centr. †potémo, voi potéte, †posséte, essi pòssono, lett. †pònno, †puònno; imperf. io potévo, noi potevàmo, lett. †potavàmo, essi potévano, †possévano, poet. †potìeno, poet. †potièno; pass. rem. io potéi, lett. potètti, †possètti, tu potésti, egli poté, essi potérono, lett. potèttero, †poténno; fut. io potrò, †poterò, †porò; condiz. pres. io potrèi, †poterèi, †porèi, poet. †potrìa, poet. †porìa, tu potrésti, egli potrèbbe (o -é-), poet. potrìa, poet. †porìa, essi potrèbbero (o -é-), poet. †potrìano, poet. †potrìeno, †porìano; congtv. pres. io pòssa, tu pòssa, pop. pòssi, essi pòssano, pop. pòssino; congtv. imperf. io potéssi; imperat. pòssa, possiàte; gerund. potèndo, †possèndo; part. pres. potènte, lett. possènte; part. pass. potùto, †possùto; avere se usato assol.; come v. servile tende ad avere l’aus. del v. a cui si accompagna: ho potuto acquistare solo due biglietti; sono potuto partire; non è potuto uscire; tuttavia, con i v. intr. che richiedono l’aus. essere, è frequente anche l’uso dell’aus. avere, spec. quando si vuole accentuare l’idea di possibilità: ha potuto ricorrere a un prestito; il ladro ha potuto andarsene indisturbato; nei verbi rifl., si usa l’aus. essere se la particella pronominale è proclitica (cioè precede il verbo), l’aus. avere se è enclitica (cioè è unita ad esso): non si è potuta cambiare; non ha potuto cambiarsi)
I In un primo gruppo di significati, seguito sempre da un infinito espresso o sottinteso.
1 Avere la possibilità di, essere capace o in grado di: potere fare qlco.; posso andare e venire quando voglio; possiamo controllare dall’alto l’intera rete stradale; ti risponderei se potessi leggere nel futuro; con le armi di cui dispongono, gli uomini possono autodistruggersi; come ha potuto fare una cosa simile?; non avrei mai pensato che tu potessi commettere azioni così ignobili! | Non potere, essere nella impossibilità di, non essere capace o in grado di: non posso muovere il braccio; non ti posso aiutare, eppure lo vorrei; non potevate intervenire prima? | Non poter soffrire, non poter vedere qlcu., non riuscire a sopportarlo.
2 Avere il diritto, la facoltà o il motivo di, essere autorizzato a fare qlco: solo io posso rimproverarlo; se non hai finito di fare i compiti, non puoi uscire; in casa mia non puoi entrarci; non puoi affermare ciò se non ne sei assolutamente certo; non posso certo imporgli di tacere; lui può venire quando vuole, ma io non lo riceverò | Avere il permesso di: posso sedermi?; posso prendere per favore un bicchiere d’acqua?; in casa mia puoi fare ciò che ti piace.
3 Essere possibile, probabile, credibile: tutto può accadere; si possono fare molte cose in una situazione come questa; non si poteva verificare nulla di più imbarazzante | Posso aver sbagliato, è possibile che io abbia sbagliato | Può essere che, può darsi che, è possibile che: può essere che sia già rientrato; potrebbe darsi che la febbre aumenti | Può darsi, è possibile, forse: ‘Verrai?’ ‘Può darsi’! | Chi può essere?, chi sarà?
4 Essere ammissibile, lecito, consentito e sim.: non si può agire così; si può essere egoisti, ma non fino a questo punto; non si può accusare un uomo se mancano le prove della sua colpevolezza | (ellitt.) Si può?, è permesso entrare?
5 Essere augurabile, desiderabile: possa il cielo punirti come meriti! | Potessi avere un po’ di pace!, sarebbe augurabile che io l’avessi.
6 Disporre dei mezzi per, essere in condizione di: mi ha chiesto di aiutarlo ma non posso; si salvi chi può (salvarsi); fare ciò che si può; mi faresti un favore? certo, se posso | Colui che tutto può, Dio | Si fa quel che si può, espressione con cui si esprime un certo rammarico e si chiede comprensione per la limitatezza dei propri mezzi.
II In un secondo gruppo di significati, il verbo è usato da solo ellitticamente e acquista valori più determinati.
1 (lett.) Riuscire a reggere, a portare, a sopportare e sim.: camminando con la cavalla che molto male potea quella soma (F. SACCHETTI).
2 (lett.) Avere forza, vigore, impeto: in che paese ti trovasti e quando / a poter più di me con l’arme in mano? (L. ARIOSTO) | (lett., raro) Battere: uno pratello nel quale l’erba era verde e grande né vi poteva d’alcuna parte il sole (G. BOCCACCIO).
3 Essere efficace, raggiungere l’effetto voluto: l’esempio può più della parola; spesso dove non può la legge, può la forza; Poscia, più che ‘l dolor, potè ‘l digiuno (DANTE Inf. XXXIII, 75) | Avere autorità, essere influente e importante: potere molto, poco; tu puoi molto più di me presso il ministro.
4 Riuscire a fare, a ottenere, a conseguire e sim.: l’amore può tutto; cosa non può la solidarietà umana?
III Ricorre in alcune loc. ● A più non posso, con la massima forza, con il maggior impegno possibile, con gran impeto: guidare, lavorare, correre a più non posso | Non poterne più, non essere più in grado di sopportare, di resistere e sim.: non ne posso più di tutte queste chiacchiere; il dolore era intensissimo e non ne potevo più | Non potercela con qlcu., non reggere al confronto.