scàltro //
[da scaltrire av. 1328]
agg.
Che, nell’agire, nel comportarsi o nel parlare mostra di possedere astuzia, avvedutezza, esperienza, unite a una certa malizia: commerciante scaltro; bada a quel tipo, è molto scaltro. SIN. Accorto, astuto, dritto, furbo. CONTR. Ingenuo, semplice, sempliciotto, sprovveduto | Che denota scaltrezza, astuzia: idea, risposta, mossa scaltra.
|| scaltraménte, avv. In modo scaltro, con scaltrezza.

scaltrìre // o scalterìre
[da calterire (V.) con s-, nel senso di ‘bruciare fino in fondo’ 1319]
A v. tr. (io scaltrìsco, tu scaltrìsci)
Rendere scaltro, accorto, avveduto: l’esperienza lo ha scaltrito | Scaltrire la lingua, lo stile, dirozzare, affinare.
B scaltrìrsi v. intr. pron.
1 Diventare scaltro, o più scaltro.
2 Acquistare perizia, sicurezza, padronanza nell’esercizio di un mestiere, una professione, un’arte.

calterìre
[lat. tardo cauterire, dal gr. kautēriázō ‘io brucio con ferro rovente’, da káiō ‘io brucio’ 1340 ca.]
v. tr.
Scalfire | Guastare.