COMUNE DI MONSERRATO

8° Settore Ecologia ed Ambiente, Verde Pubblico, Arredo Urbano e Cimitero

PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME

VADEMECUM DEL CITTADINO PER LA LOTTA AL COLEOTTERO

 

Di seguito pochi interventi che ti possono aiutare a salvare la tua palma:

 

1. gli interventi di manutenzione delle palme (potature e pulizia piante) devono essere concentrati nel periodo che va da dicembre a febbraio;

2. Nelle palme giovani o comunque negli individui che presentano la chioma contenuta, è indicato la chiusura della stessa chioma legatura a “carciofo”.

3. La lotta tecnica si basa sull’utilizzo di trappole a ferormoni di aggregazione sessuale, le quali richiamando entrambi i sessi dell’insetto, distogliendoli dall’attaccare le palme. Le trappole devono essere posizionate ad una distanza di circa 20 mt dalla palma, onde evitare che gli stessi coleotteri vengano attratti dai vegetali sensibili.

4. La lotta chimica di tipo esoterapico (trattamenti esterni della palma) può essere attuata con i seguenti prodotti commerciali, autorizzati e registrati dal Ministero della Sanità quali “Reldan 22” o “Runner M” nelle dosi di 60 ml per ciascun individuo da trattare (palma). Il trattamento va eseguito con irrorazione diretta non nebulizzata della gemma apicale (versamento del prodotto sul germoglio centrale e sulle foglie laterali della palma) stando attenti a non far percolare il prodotto. L’operatore deve comunque usare le precauzioni essenziali nello svolgimento del trattamento quali guanti in gomma e maschera protettiva.

 

Il trattamento va ripetuto ogni 30 giorni nel periodo che va da marzo a novembre.

 

Fonte

 

Sorvolando sulle qualità della lingua di questo documento del Cagliaritano («Nelle palme giovani o comunque negli individui che presentano la chioma contenuta, è indicato la chiusura della stessa chioma legatura a “carciofo”»; «La lotta tecnica si basa sull’utilizzo di trappole a ferormoni di aggregazione sessuale, le quali richiamando entrambi i sessi dell’insetto, distogliendoli dall’attaccare le palme»), e sugli altrettanto inutili settorialismi e tecnicismi presenti (lotta chimica, esoterapico, nebulizzata, apicale), mi concentro su percolare.

La percolazione, tecnicamente, è il «passaggio lento di un liquido dall’alto verso il basso attraverso una massa filtrante solida» (così lo Zingarelli 2014, s. v.).  Sarebbe costato molto sostituire quel far percolare con un più semplice far colare o far filtrare?

 

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