LAVORO ULTRONEO 

Il presente Accordo disciplina le modalità e i criteri di autorizzazione allo svolgimento di incarichi conferiti da enti pubblici o privati ai dipendenti della Città di Torino.

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Art.9
Modalità d’autorizzazione

L’autorizzazione allo svolgimento di attività ultronea da parte del dipendente deve essere richiesta dai soggetti pubblici o privati che intendano conferire l’incarico; la predetta autorizzazione può essere altresì richiesta dal dipendente interessato.

L’autorizzazione a svolgere l‘attività richiesta è rilasciata dal Dirigente della struttura organizzativa di appartenenza per i dipendenti fino alla categoria D e dal rispettivo Direttore per i Dirigenti. Essa ha durata annuale e può essere rinnovata.

L’autorizzazione, decorsi trenta giorni dal ricevimento dell’istanza da parte della struttura competente, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche, s’intende accordata; in ogni altro caso e specificatamente nel caso in cui l’incarico sia conferito da soggetti privati, qualora l’Amministrazione non si pronunci nel termine predetto l’autorizzazione si intende definitivamente negata.

In caso di diniego l’istanza potrà essere rivolta al D.G. o a struttura da lui delegata.

Fonte

 

Le applicazioni di ultroneo sono molte, e trovano riscontro anche nel linguaggio politico. Al tempo della guerra a Gheddafi, nell’aprile 2011, Ignazio La Russa, allora Ministro della Difesa, dichiarò alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato: «L’impiego delle nostre forze non è ultroneo rispetto all’obiettivo di difesa della popolazione civile libica»; intendeva dire che la partecipazione aerea italiana all’azione militare congiunta, in terra libica, doveva ritenersi in linea (lett. ‘non estranea’) con l’intento di non far vittime fra i civili. Più recentemente Pierluigi Bersani, con l’intenzione di fugare i sospetti su un accordo con il PdL per l’elezione di un “moderato” alla presidenza della Repubblica, ha affermato: «Non bisogna mescolare temi ultronei, non buttiamo le istituzioni a questo livello, non si fanno scambi» (25 marzo 2013).

Nell’atto del comune di Torino di cui ho riportato un passo il lavoro ultroneo è ovviamente quello extraistituzionale (o, semplicemente, extra), eccedente le normali mansioni di un dipendente pubblico; attenendoci all’etimo (lat. ultroneus, der. di ultro ‘spontaneamente’), lo diremmo volontario o spontaneo. In ambito forense l’aggettivo ultroneo trova ospitalità con il significato di ‘non pertinente’ (indagini e argomentazioni ultronee, accertamenti ultronei, ecc.), come in questo titolo a una nota di commento (11 luglio 2008) a una sentenza: «Per risarcire il cd. mobbing è ultroneo il riscontro del requisito dell’intenzionalità»

Sostituiamo insomma ultroneo, a seconda dei casi, con extra o con superfluo, non pertinente, fuori luogo.

 

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