La prima redazione di Storielle vane fu pubblicata a Milano nel 1876 e raccoglieva racconti scritti fin dal 1867. La terza e ultima redazione, del 1895, escludeva alcuni racconti delle prime due redazioni e inseriva Il maestro di setticlavio e Una salita. Pur essendo legato per ragioni anagrafiche e culturali agli scrittori della Scapigliatura (Praga, Tarchetti, Arrighi, il fratello Arrigo), Camillo Boito ha una vocazione sperimentale che lo porta ad attraversare modalità diverse di racconto: dopo una prima fase scapigliata, a cui si accompagna il gusto del lugubre e del macabro (Un corpo), si cimenta nel racconto mondano (Dall’agosto al Novembre). Nel Maestro di setticlavio Boito sfiora modi che sono propri da un lato di Fogazzaro (psicologismo e senso del religioso) dall’altro di D’Annunzio (erotismo estenuato).

Testo di riferimento: C. Boito, Storielle vane, a cura di R. Bigazzi, Firenze, Vallecchi, 1970.