Nacque a Firenze nel 1265. La sua famiglia apparteneva alla piccola nobiltà cittadina, politicamente di parte bianca. Ebbe tra i suoi maestri Brunetto Latini, che lo iniziò allo studio della retorica. Frequentò anche le scuole religiose dei domenicani e dei francescani. I suoi primi tentativi poetici avvennero sulla scia della maniera siculo-toscana. Sulla scorta del suo grande amico Guido Cavalcanti sperimentò successivamente una nuova maniera di far poesia, da lui stesso in seguito definita "dolce stil nuovo". A Cavalcanti dedicò la Vita nuova, il libro della sua storia d’amore per Beatrice. Nell’ultimo decennio del secolo si impegnò nella vita politica fiorentina, arrivando nel 1300 alla carica di priore. Quando, poco dopo, il comune passò sotto il controllo dei Neri, Dante fu prima esiliato, poi addirittura condannato a morte. Durante l’esilio visse a Forlì, a Verona presso Cangrande della Scala, poi ad Arezzo, Treviso, Sarzana, Lucca e Poppi nel Casentino. In seguito tornò a Verona e infine si trasferì a Ravenna, presso la corte di Guido Novello da Polenta, dove morì nel 1321. Opere:1287 – Dante Alighieri, Fiore 1294 – Dante Alighieri, Vita nuova sec. XIII – Dante Alighieri, Detto d’Amore 1305 ca. – Dante Alighieri, De vulgari eloquentia 1308 – Dante Alighieri, Convivio 1313 – Dante Alighieri, Commedia – Inferno 1319 – Dante Alighieri, Commedia – Purgatorio av. 1321 – Dante Alighieri, Rime 1321 – Dante Alighieri, Commedia – Paradiso