La Pamela maritata è la continuazione della Pamela, la fortunata commedia che il Goldoni aveva ricavato nel 1750 dal romanzo epistolare di S. Richardson Pamela, or Virtue Rewarded (1741). Quella goldoniana non è la sola continuazione della Pamela: già l’abate Chiari a Venezia e il Cerlone a Napoli si erano impadroniti della vicenda per modificarne il finale. Rispetto alle fantasiose invenzioni di questi ultimi, il Goldoni si limita a rendere Milord Bonfil geloso della giovane sposa. L’elemento larmoyant, già presente nella prima commedia, risulta qui ancora più accentuato. Il pubblico del teatro Capranica di Roma, dove la Pamela maritata debuttò nel carnevale del 1760, sembrò gradire il lavoro, forse per la popolarità della storia. La commedia conobbe diverse traduzioni: in Germania, in Spagna e anche in Francia. Il Goldoni dedicò la Pamela maritata a Voltaire.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VII, Milano, Mondadori, 1946.