Lo Spaccio della bestia trionfante, pubblicato nel 1584, apre la trilogia dei dialoghi morali. Il dialogo è di impostazione lucianea. Sofia (la Sapienza) riferisce della decisione di Giove di sostituire le tradizionali costellazioni celesti, che rappresentano vizi pericolosi per gli uomini, con figure rappresentanti le virtù. Il nuovo assetto del cielo prefigura un’umanità rinnovata che si fonda su valori di tipo laico e mondano. Attraverso questa rappresentazione paradossale l’autore filtra alcune delle sue opinioni religiose più corrosive, come la concezione immanentistica della divinità e la conseguente negazione della funzione mediatrice di Cristo e della Chiesa.

Testo di riferimento: G. Bruno, Oeuvres complètes. V. L’expulsion de la bête triomphante, texte établi par G. Aquilecchia, Paris, Les Belles Lettres, 1999.