La parola di oggi è: candore / candido

Sillabazione: can–dó–re
candóre / kanˈdore/
[vc. dotta, lat. candōre(m), da candēre. Cfr. candido av. 1294]
s. m.
1 bianchezza intensa e splendente: il candore di un abito nuziale; il candore delle divine membra (U. Foscolo) SIN. biancore
2 (fig.) innocenza, semplicità, ingenuità: il candore dei suoi sentimenti SIN. purezza
3 purezza e proprietà di stile: un candore che rasenta il calligrafismo

Sillabazione: càn–di–do
càndido / ˈkandido/
[vc. dotta, lat. căndidu(m), da candēre ‘risplendere, brillare’ av. 1292]
A agg.
1 che ha un colore bianco puro e luminoso: mostravano ignude le candidissime braccia (I. Sannazaro) SIN. immacolato
2 (poet.) lucente, splendente: candidi soli e riso di tramonti (G. Carducci)
3 (fig.) innocente, sincero: cuore candido; anima, coscienza candida; candide parole | che ha un animo puro, semplice, ingenuo: ragazzo, uomo candido
|| candidaménte, avv. in modo candido; (fig.) con sincerità, con ingenua schiettezza: rispondere, osservare, confessare candidamente
B s. m.
(raro, lett.) candore
|| candidétto, dim.
 SFUMATURE
candido – eburneo – niveo
Ciò che ha un colore bianco purissimo, luminoso e intenso si dice candido; più specificamente, eburneo identifica ciò che è candido come l'avorio e niveo ciò che è candido come la neve.
SFUMATURE bianco