La parola di oggi è: attore

SINONIMI
attóre / atˈtore/
[vc. dotta, lat. actōre(m), da ăgere ‘fare’ 1298]
s. m. (f. -trice)
1 chi recita, interpreta una parte in uno spettacolo: attore teatrale, cinematografico; attore di rivista, di avanspettacolo | attor giovane, ruolo del teatro drammatico italiano; (est.) attore adatto ad interpretare parti giovanili | (est., spreg.) simulatore: non fidarti di lei, è un’attrice esperta!
2 (fig.) chi partecipa attivamente e direttamente a una vicenda reale: quell’uomo fu attore di uno storico evento CONTR. spettatore
3 (letter.) nell’analisi strutturale del racconto, il personaggio in quanto realizza in concreto la funzione di attante
4 (dir.) colui che agisce in giudizio promuovendo un’azione: l’attore e il convenuto
5 agente
|| attorèllo, dim. | attorìno, dim. | attoróne, accr. | attorùccio, dim. | (spreg.) attorùcolo, dim. | attricétta, dim. f. (V.)
 DEFINIZIONI D’AUTORE
Io penso che l’attore abbia un compito nella vita, arduo ma splendido: quello di consolare. Consolarci dei nostri lutti, degli abbandoni, delle malattie, della vecchiaia e della morte. Può consolare facendo ridere, come Totò, ma deve riuscire a entrare (come faceva lui) nelle profondità linguistico-ripetitive e distorte delle sue parole. O come Eduardo che, avendo raggiunto quella profonda conoscenza di sé, poteva “consolare” anche solo esibendo la propria persona, in maniera quasi impudica. Per essere attori, quindi, non mi sembra sufficiente la bella dizione, la bella voce, la disinvoltura, l’elegante quanto narcisistico porgere, ma bisogna calarsi nel proprio buio profondo, per risalire poi portandosi alla luce.
Piera Degli Esposti