guàzzo //
[dal senso originale di guazza 1313]
A s. m.
1 Notevole quantità di liquido, spec. acqua, sparso per terra: la strada è piena di guazzo e fango; ha rovesciato il catino e ha fatto un gran guazzo | Un guazzo di sangue, una pozza | Essere in un guazzo di sudore, grondare.
2 †Inondazione.
3 (tosc.) Guado: passare un fiume a guazzo.
4 (tosc.) Liquore in cui si conservano ciliegie, pesche, e sim. in vaso | Ciliegie, pesche in guazzo, sotto spirito.
5 Tecnica di pittura, usata spec. in scenografie, per cartelloni e sim., in cui i colori vengono impastati con gomma arabica e acqua | Opera dipinta con tale tecnica. CFR. Gouache.
B agg.
(lett.) Fradicio | †Guasto, andato a male: uova guazze.
|| guazzétto, dim. (V.) | guazzìno, dim.

guàzza //
[lat. parl. *aquācea(m) o *aquātia(m), agg. sost. di ăqua, che sottintende ‘(luogo) acquoso’ av. 1484]
s. f.
1 Rugiada che bagna come pioggia il terreno e le piante: bagnarsi nella guazza; campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza (A. MANZONI).
2 (tosc.) †Denaro.

guazzétto //
[1314]
s. m.
1 Dim. di guazzo.
2 Preparazione in umido con pomodoro: baccalà in guazzetto; rane in guazzetto; cuocere in guazzetto | (fig.) †Andare in guazzetto, andare in solluchero.
|| guazzettìno, dim.