La parola del giorno è: strega / strige
♦stréga //
[lat. strĭga(m), variante pop. di strīx, genit. strĭgis, dal gr. stríx, genit. strigós ‘uccello notturno’ ☼ sec. XIII]
A s. f.
1 Donna che, nelle credenze popolari di molte civiltà, e in particolare nell’Europa medievale e rinascimentale, è ritenuta in rapporto con le potenze malefiche e accusata di azioni delittuose contro la religione e la società | Caccia alle streghe, quella cui, nel passato, erano sottoposte le donne accusate di stregoneria; (fig.) ogni persecuzione mossa da superstizioni o pregiudizi.
2 (fig.) Donna o ragazza malvagia, perfida, di pessimo carattere e sim.: quella strega di ragazza litiga con tutti.
3 (est.) Donna brutta e vecchia: sembrare una strega; essere brutta come una strega.
4 (tosc.) Cerino all’estremità di una pertica per accendere lumi o candele posti in alto.
5 (med.) Colpo della strega, V. colpo.
|| stregàccia, pegg. | streghétta, dim. | streghìna, dim. | streghinèlla, dim.
B in funzione di agg. inv.
● (posposto al sost.) Nella loc. erba strega, licopodio.
strìge //
[vc. dotta, dal lat. strīx, genit. strĭgis, dal gr. stríx, genit. strigós ‘strige’ (V. strega) ☼ 1458 ca.]
s. f.
1 (lett.) Gufo, civetta, uccello notturno.
2 (lett.) Strega.