inibìre //
[vc. dotta, lat. inhibēre ‘mantenere dentro, arrestare, impedire’, comp. di in- (3) e di un deriv. di habēre ‘avere’, con mutata coniug. 1533]
A v. tr. (io inibìsco, tu inibìsci)
1 Impedire con atto d’autorità (anche + di seguito da inf.): il medico gli ha inibito l’uso di eccitanti; inibire a un amministratore corrotto di esercitare funzioni pubbliche; essendo egli inibito di porre i piedi in Accademia (V. ALFIERI) | Proibire, vietare: i cartelli inibivano l’accesso agli estranei.
2 (med.) Rallentare od abolire la normale attività di un organo, lo sviluppo di un processo morboso e sim.
3 (psicol.) Mettere qlcu. nell’impossibilità di compiere spontaneamente un’azione o un gesto | (est.) Intimidire, frenare: il tuo comportamento mi inibisce.
B inibìrsi v. rifl. e intr. pron.
Frenare i propri impulsi o le proprie reazioni | Bloccarsi per timidezza o imbarazzo.

inibizióne //
[vc. dotta, lat. inhibitiōne(m), da inhĭbitus, part. pass. di inhibēre ‘inibire’ sec. XIV]
s. f.
1 L’inibire | Proibizione, divieto.
2 (dir.) Azione con cui l’autorità giudiziaria, su richiesta dell’interessato, impedisce la violazione di un obbligo.
3 (psicol.) Processo che impedisce, sospende o ritarda la normale attività nervosa e/o psichica: soffrire di inibizioni; avere delle inibizioni | (psicoan.) Repressione delle pulsioni operata dal Super-Io o dall’Io.
 SFUMATURE
inibizione – divieto – interdizione – proibizione
In ambito giuridico inibizione è il provvedimento con cui un’autorità proibisce a qualcuno o a tutti di fare una cosa che normalmente è consentita. In questo significato è intercambiabile con divieto, che ha tuttavia un ambito d’uso più largo, riferendosi per lo più a restrizioni che hanno validità generale, quindi né individuale né occasionale. L’interdizione sancisce la cessazione di un diritto in conseguenza di un provvedimento giudiziale. Con proibizione si intende non un divieto che viene dal disposto di un’autorità, ma piuttosto da norme, principi o regole di carattere consuetudinario.