Questa sera, su RaiMovie ore 22:55, il Morandini vi consiglia: Katyn


KatynKatynPol. 2007GENERE: Stor. DURATA: 117′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 4 PUBBLICO: 4REGIA: Andrzej WajdaATTORI: Maja Ostaszewska, Artur Zmijewski, Andrzej Chyra, Jan Englert, Danuka Stenka
In base al patto Ribbentrop-Molotov, nel 1939, la Germania nazista e l'Unione Sovietica invadono la Polonia e se la spartiscono. I sovietici catturano circa 250 000 militari polacchi. Liberano i soldati e i graduati e mettono circa 18 000 ufficiali in campi di prigionia. 1940: con firma di Stalin, si dà ordine alla NKVD di sopprimerli. L'eliminazione avviene nelle foreste di Katyn, Tver e Kharkov in territorio russo. 1941: dopo l'attacco di Hitler all'URSS, Stalin diventa un prezioso alleato delle potenze occidentali in guerra con la Germania. 1943: nella loro avanzata verso Mosca, i tedeschi scoprono nei boschi di Katyn le fosse comuni con i cadaveri di 4500 ufficiali polacchi, uccisi con un colpo alla nuca. Il governo sovietico nega le accuse e sostiene che il massacro è avvenuto nell'agosto 1941 per mano dei tedeschi. La verità fu tenuta nascosta per mezzo secolo, finché nel 1992 il presidente Eltsin dichiarò ufficialmente che era stato ordinato da Stalin. Passati gli 80 anni, il grande polacco Wajda è riuscito a farne un film che è anche un personale regolamento di conti: suo padre capitano fu una vittima della strage, e sua madre aspettò per anni il ritorno del marito il cui nome non figurava nell'elenco dei morti. Quando cominciò a trapelare la verità, la ritenne una menzogna propagandistica. Scritto da Wajda con Przemyslaw Nowakowski e Wladyslaw Pasikowskj dal libro Post Mortem di Andrzej Mularczyk. È la storia di un dolore individuale e collettivo, di un crimine infame, di una menzogna che ancora oggi continua: vuole preservare la memoria e affermare la verità. È raccontata dalla parte delle donne, vittime del dolore, degli inganni, delle disillusioni. Solo verso la fine Wajda mette in immagini, in modo diretto e impietoso, il massacro. Raramente in un film di fiction si è visto qualcosa di altrettanto terribile sull'abisso di abiezione dell'uomo. Musica: K. Penderecki. Fotografia (Cinemascope): P. Edelman. Attori tutti polacchi, coinvolti, eccellenti. In Polonia è stato visto da 3 milioni di spettatori. Distribuito da Movimento Film.
AUTORE LETTERARIO: Andrzej Mularczyk