La parola del giorno è: recessione / recedere
recessióne //
[vc. dotta, lat. tardo recessiōne(m), da recēdere ☼ av. 1328]
s. f.
1 (econ.) Temporaneo ristagno, rallentamento degli affari e dell’attività economica in genere, con effetti meno gravi e profondi di quelli derivanti da una vera e propria crisi.
2 (astron.) Recessione delle galassie, reciproco allontanamento delle galassie con velocità proporzionali alle relative distanze.
3 (raro) Ritiro, rinuncia.
SFUMATURE
recessione – stagnazione – depressione
La recessione è un rallentamento temporaneo delle attività e degli scambi economici, che tuttavia non ha la gravità e la durata di una vera crisi. La stagnazione è invece a un vero e proprio arresto della crescita economica. La depressione identifica invece un quadro più grave e complesso, in cui al rallentamento della produzione si accompagnano un abbassamento generale dei prezzi e l’aumento della disoccupazione.
recèdere //
[vc. dotta, lat. recēdere, comp. di re- e cēdere ‘ritirarsi’. V. cedere ☼ av. 1328]
v. intr. (pass. rem. io recedètti o recedéi, †recèssi, tu recedésti; part. pass. recedùto, raro, lett. recèsso; aus. avere, raro essere)
1 (raro) Arretrare, indietreggiare: recedere di un passo, di qualche metro.
2 (fig.) Tirarsi indietro: recedere da una decisione, da un impegno. SIN. Desistere, rinunciare.
3 (dir.) Esercitare il recesso: recedere dal rapporto di lavoro.