Si dice tassonomo o tassonomista?
In effetti il termine ‘tassonomo’ non è registrato nello Zingarelli e neppure nel GDU, il Grande Dizionario dell’uso di Tullio De Mauro, pubblicato in 6 volumi dalla Utet, né nel Vocabolario italiano Treccani.
Lo aggiungeremo in una delle prossime edizioni dello Zingarelli: o nello Zingarelli 2012 in uscita nell’estate (ma è in chiusura) o nello Zingarelli 2013.
Ho anche fatto una breve ricerca e ho potuto verificare che i due termini ‘tassonomo’ e ‘tassonomista’ convivono da molti anni: nel nostro corpus di oltre 2 miliardi di caratteri hanno esattamente la stessa frequenza (7 a 7). La frequenza è più o meno la stessa in Google (circa 4mila occorrenze ciascuno) e in Google Libri.
In Google Libri ho potuto verificare che tassonomista è già attestato nell’ ‘800. Per esempio negli Atti della R. Accademia delle scienze di Torino, Stamperia Reale, 1882 si trova:
“Di Decaisne, come tassonomista e descrittore esimio di piante, abbiamo una numerosa serie di monografie classiche di parecchie famiglie, di molti generi e di moltissime specie.”
Perciò è verosimile che si tratti di un calco sull’inglese (o più probabilmente) sul francese: ma è un termine diffuso e accettato da tempo anche nell’uso scientifico: non mi pare un errore di traduzione in prose giornalistiche quale ad esempio silicon tradotto con silicone o fluorine tradotto con fluorina.
Del resto la convivenza di due sostantivi per indicare professioni o specialità analoghe non è inusuale: pensi a ‘economo/economista’, ‘musico/musicista’, ‘salumiere/salumaio’.