Sfasciume pendulo
Giorgio Bocca parla di ‘sfascio pendulo in perenne frana’: cosa intende?
Bocca ha lievemente modificato una locuzione che è stata un cavallo di battaglia dei meridionalisti del secolo scorso.
La locuzione originaria – ‘sfasciume pendulo sul mare’ – è ascritta a Giustino Fortunato (‘La questione meridionale e la riforma tributaria’, 1904). Fu poi ripresa negli anni 50 da Piero Calamandrei e Manlio Rossi-Doria.
Essa descrive la Calabria: ‘sfasciume’ per l’assetto idrogeologico, notoriamente instabile; ‘pendulo sul mare’ per la sua forma nelle carte geografiche.
Non credo che l’espressione avesse allora un significato esteso, legato alla situazione politica e sociale.
Se volessimo darle un valore metaforico basandoci sulle cronache, forse lo ‘sfasciume pendulo’ ben descriverebbe lo stato attuale dell’Italia intera.