matàssa / maˈtassa/
[lat. matăxa(m), dal gr. mátaxa, métaxa ‘seta’, di etim. incerta 1364]
s. f.
1 Insieme di fili avvolti a mano o con l’aspo, disposti ordinatamente in più giri uno sull’altro: una matassa di cotone, seta, lana, spago | arruffare la matassa, (fig.) confondere o complicare le cose | cercare il bandolo della matassa, (fig.) il punto da cui inizia la soluzione di qlco. | sbrogliare, dipanare la matassa, (fig.) risolvere un problema, una questione complessa e sim. | (est.) Insieme di cose lunghe e sottili avviluppate: una matassa di cinghie, di serpi.
2 (fig.) Imbroglio, intrigo, confusione: aiutami a sciogliere i nodi di questa intricata matassa.
3 (elettr.) Parte dei conduttori avvolti sullo statore o sul rotore di una macchina elettrica costituenti un insieme costruttivo.
|| matassétta, dim. | matassìna, dim. | (raro) matassìno, dim. m.


ammatassàre / ammatasˈsare/
[comp. di a- (2) e matassa 1555]
v. tr.
Ridurre in matassa: ammatassare la lana.
 SFUMATURE
ammatassare – avvoltolare – avviluppare
Ammatassare significa alla lettera riordinare un filo formando una matassa, ma è usato talvolta anche per indicare l’accatastare disordinato di una cosa sull’altra. Avvoltolare è avvolgere qualcosa molte volte e in modo disordinato; lo stesso significato ha anche avviluppare, usato anche figuratamente per imbrogliare, raggirare, confondere.