beneplacito / placet
beneplàcito / beneˈplatʃito/
[vc. dotta, lat. beneplăcitu(m), comp. di bĕne ‘bene’ e del part. pass. di placēre ‘piacere, acconsentire’ ☼ 1308]
s. m.
1 Approvazione, consenso: ottenere il beneplacito dalle autorità.
2 (raro) Volontà, arbitrio, potestà: non può pensare di agire a suo beneplacito.
♣plàcet / ˈplatʃet/
[vc. lat., propr. terza pers. sing. dell’indic. pres. di placēre ‘piacere’ ☼ av. 1552]
s. m. inv.
● (dir.) Formula con la quale negli Stati giurisdizionalisti si approvava la pubblicazione di documenti ecclesiastici o si concedeva l’esecuzione agli atti di provvista dei templi minori | (est.) Approvazione, beneplacito.