cimento / cimentare
♣ciménto / tʃiˈmento/
[lat. caemĕntu(m) (V. cemento); il primo sign. era quello di ‘mistura di sali per saggiare metalli preziosi’ ☼ av. 1334]
s. m.
1 †operazione di purificare i metalli preziosi
2 mistura usata un tempo per saggiare o purificare metalli preziosi
3 (est., lett.) verifica, prova: sentiamo il rimanente delle ragioni favorevoli alla sua opinione, per venire poi al lor cimento (G. Galilei)
4 (fig., lett.) rischio: mettere a cimento qlco. o qlcu. | prova difficile e pericolosa: il cimento delle armi; entrare in un cimento; mettersi a cimento
♣cimentàre / tʃimenˈtare/
[da cimento ☼ av. 1334]
A v. tr. (io ciménto)
1 †purificare o saggiare l'oro per mezzo del cimento (V. cimento nel sign. 2)
2 (est., lett.) mettere alla prova: cimentare il coraggio, la pazienza di qlcu. | mettere a repentaglio: cimentare la vita, l'onore di qlcu. | provocare, sfidare: per non le avere a cimentare, si volse agli inganni (N. Machiavelli) | †provare, sperimentare: oggi di Marte / cimenterem le sorti (U. Foscolo)
B cimentàrsi v. rifl.
1 esporsi a un pericolo, a un rischio: cimentarsi in una impresa disperata SIN. arrischiarsi, avventurarsi
2 (fig.) mettersi alla prova: cimentarsi in un lavoro difficile | competere: cimentarsi con qlcu.