La parola di oggi è: corruccio / sdegno


corrùccio / korˈruttʃo/
[da corrucciare 1261 ca.]
s. m.
1 sentimento di risentimento misto a sdegno, malumore, dolore e sim.: provare, sentire corruccio; dimostrare, nascondere il proprio corruccio SIN. cruccio
2 afflizione, lutto
3 rissa
SFUMATURE sdegno


ṣdégno / ˈzdeɲɲo/
[da sdegnare 1312]
s. m.
1 sentimento di riprovazione, indignazione, ira e sim. provocato da chi o da ciò che sembra indegno, intollerabile: provare, sentire, nutrire, sdegno; sdegno nobile, santo, giusto; trattenere lo sdegno; non poter nascondere lo sdegno; muovere a sdegno; muovere lo sdegno; parole, gesto, di sdegno
2 (lett.) disprezzo, disdegno: atteggiamento di sdegno | avere, tenere, a sdegno qlcu. o qlco., disprezzare
3 disaccordo, lite: Ne nacque assai sdegni intra gli amici di Messer Giovanni (N. Machiavelli)
 SFUMATURE
sdegno – ira
Si chiama sdegno un sentimento di riprovazione o indignazione provocato da ciò che sembra indegno, intollerabile. Uno sdegno profondo e incontrollabile, che non si riesce a reprimere e che anzi trova manifestazione in forme violente di aggressività verbale o fisica si definisce invece ira.
SFUMATURE rabbia.
sdegno – corruccio – risentimento
Sdegno è un sentimento di viva riprovazione, di disprezzo provocato da chi o da ciò che sembra intollerabile, in genere perché moralmente riprovevole. Per indicare uno sdegno misto a dolore e delusione si adopera invece corruccio. Risentimento è una reazione di animosità e ostilità verso qualcuno che si ritiene responsabile di un'offesa o un torto subiti; si differenzia da sdegno perché non implica una valutazione morale, e da corruccio perché esprime una reazione attiva all'offesa.