La parola di oggi è: grembo


grèmbo / ˈɡrɛmbo/ (o -é-), (tosc.) grèmbio
[lat. grĕmiu(m) ‘bracciata (di legna, erbe, o altro)’, di orig. indeur., con sovrapposizione d'altra vc. con -mb- (lembo) av. 1292]
s. m.
1 l'incavo che si forma fra le ginocchia e il seno, quando una persona, spec. una donna, è seduta: il bambino dorme col capo in grembo alla madre | (fig.) a grembo aperto, spontaneamente, generosamente | (est.) grembiule, grembiulata: levossi in piè con di fior pieno un grembo (A. Poliziano)
2 (est.) ventre materno: portare un figlio in grembo
3 (mar.; disus.) parte più piena e marcata della vela gonfia dal vento
4 (fig.) la parte più intima e nascosta di qlco.: la terra accoglie le sementi nel suo grembo | in grembo a qlco., nel grembo di qlco., dentro | (fig.) morire nel grembo della S. Chiesa, in grazia di Dio | (fig.) in grembo a Dio, nella Chiesa | (fig.) buttarsi, mettersi in grembo a qlcu., affidarglisi completamente
5 (fig., lett.) insenatura, avvallamento | il fiume fa grembo, si allarga | il monte fa grembo, si avvalla | (lett.) letto di lago